La creazione delle “Guardie civiche”

A seguito dei moti del 1820-21, che videro Avellino in prima fila con i famosi Tenenti Morelli e Silvati, anche Picarelli ebbe i suoi moti e l’attività carbonara venne propugnata proprio dal parroco dell’epoca , il Sacerdote Saverio Iandolo, che intitolò il foglietto “Il Salvatore”, proprio come il patrono del paese . Il foglietto ebbe vita breve, ma questo permise ai Picarellesi di impregnarsi di cultura rivoluzionaria,tanto che in una giornata di febbraio del 1825, proprio nella taverna di Costantino Barbarisi risposero senza paura alla insolenza dei soldati austriaci che avevano avuto l’ardire di infastidire la moglie del tavernaro, e li costrinsero a fuggir precipitosamente.
Nel 1889 una deliberazione del consiglio Comunale di Avellino istituiva un posto fisso di “Guardie Civiche”nel Villaggio di Picarelli,per controllo e per salvaguardia della popolazione.

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